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Biografia di C.G.Jung

Carl Gustav Jung nacque il 26 luglio del 1875 a Kesswil, in Svizzera, da Paul Achilles Jung, pastore protestante, e Emilie Preiswerk.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jung a 7 anni

 

Nel 1879 si trasferì con la famiglia a Basilea dove compì il suo percorso di studi e, nel 1895, si iscrisse alla facoltà di medicina, laureandosi nel 1900 con una tesi dal titolo “Psicopatologia dei fenomeni occulti”, una trattazione sui fenomeni medianici della cugina.

Alla fine del 1900 cominciò a lavorare all'istituto psichiatrico di Zurigo, il Burghölzli, come assistente di Bleuler. Tra il 1902 e il 1903 si recò a Parigi, alla clinica Salpêtrière, dove seguì le lezioni di Janet. Al suo ritorno sposò Emma Rauscenbach con la quale rimase fino alla morte della stessa nel 1955. Nel 1905 arrivò ai vertici del Burghölzli, all'interno del quale svolse numerosi studi sulle associazioni verbali, da cui sviluppò il concetto di complesso, ossia raggruppamenti di rappresentazioni più o meno consce dotate di una carica affettiva e in grado di condizionare il comportamento cosciente.

Attratto dalla personalità di Freud, dopo avergli inviato il suo lavoro sulle associazioni, lo incontrò nel 1907 per la prima volta. Nel 1909, invitati in un'università americana per presentare i loro lavori, ebbero occasione di confrontarsi sull'interpretazione di alcuni sogni; fu proprio in questa occasione che Jung cominciò a mettere in discussione la modalità analitica di Freud che riteneva abbastanza riduttiva e carente di alcuni elementi indispensabili, a suo pensare, per una più completa interpretazione dei sogni.

La completa rottura avviene poi con la pubblicazione, nel 1912, di “Trasformazioni e simboli della libido” (versione definitiva nel 1953) in cui emerge una concezione finalistica, e non causalistica, della psiche. La questione centrale è legata alla concezione della libido, che, mentre per Freud era essenzialmente legata alla sessualità, per Jung ha un significato più ampio di energia psichica.

È in questo contesto che emergono il concetto di simbolo, ossia di un'espressione di un'unificazione degli opposti, di funzione trascendente, ossia i meccanismo psichico che permette la formazione del simbolo, e di inconscio collettivo.

Negli anni tra il 1913 e il 1920 Jung visse una profonda crisi personale e intellettuale, fondamentale per un percorso di autoanalisi che gli permise di svolgere un percorso profondo di individuazione.

Nel 1921 pubblicò “Tipi Psicologici” in cui elaborò il concetto di atteggiamento nell'adattamento degli individui alla realtà, estroversione/introversione, e lo integrò a quattro modalità di funzionamento.

Jung fu una persona di grande cultura: studiò a fondo i temi mitologici, letterari e religiosi di tutti i tempi e di tutti i paesi. Viaggiò molto: a partire dal 1920 visita Africa, India e Nord America. Durante il suo peregrinare entra in contatto con numerose popolazioni di cui studia miti, rituali, usi e costumi. Oltre all'inconscio personale del singolo individuo, Jung è convinto esista anche un inconscio collettivo comune agli uomini di tutti i tempi. I contenuti di questo inconscio collettivo, nel corso dei secoli si sarebbero espressi in immagini, miti e credenze religiose che egli ritrova, in modo identico, nelle culture di popoli di epoche e luoghi diversi.

Concetti fondamentale della sua ricerca psicologica sono quello di Archetipo, di Persona, di Ombra, di Animus e Anima e di Sè.

Fondamentale nella vita di Jung è la costruzione e la vita nella torre di Bollingen, sul lago di Zurigo, dove, a pieno contatto con la natura ha potuto avere uno spazio per una rappresentazione concreta, attraverso scultura e pittura, di elementi interni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Torre di Bollingen

 

Studi importanti di Jung si svilupparono intorno al concetto di alchimia, astrologia e anche di sincronicità.

Scritti importanti sono “L'Io e l'Inconscio” del 1928, i testi contenuti ne “La dinamica dell'inconscio”, i testi de “Gli archetipi e l'inconscio collettivo”, “Psicologia e alchimia” del 1944 e “Mysterium coniunctionis” del 1955-56.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jung nel 1949

 

Morì il 6 giugno del 1961.

 

La vita e la teoria di Jung non può essere completamente esaurita in un breve accenno sulla biografia, che però riprende i temi e i passaggi fondamentali della sua vita.

 

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